LA FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE
Dopo tre anni di sospensione a causa della pandemia, la nostra scuola si è aperta nuovamente a una delle tradizioni più belle della storia della nostra città: la festa dei fuochi in onore di Sant’Antonio Abate.
La bellezza del falò allestito nel cortile della scuola e il piacere di ritrovarsi attorno al caldo fuoco tutti insieme sono stati elementi rappresentativi dello spirito di aggregazione e all’appartenenza al proprio territorio.
Ma perché si accendono i fuochi?
Il fuoco ha inizialmente un significato storico: nello stare insieme, nel far festa, nel mangiare “l crepiet c l’auè”, si esprimeva la gioia per la morte di Giulio Antonio Orsini, crudele principe di Taranto che nelle sue scorrerie aveva distrutto gli oliveti giovinazzesi.
Il fuoco però rappresenta anche l’espressione del proverbio “Sant’Antun maschere e sun” in base al quale la festa di Sant’Antonio da inizio al periodo carnevalesco.
Infine il fuoco è un segno di culto, di gioia di far festa insieme, di rispetto per le antiche tradizioni che sono parte delle radici della nostra storia di Giovinazzesi e che ci permettono di ancorarci al passato del nostro amato paese.